Tratto da LaRepubblica.it
Un programma dimagrante generico non può essere adatto a chiunque. La cosa più importante è che chi vuole perdere peso sia consapevole del proprio rapporto con il cibo
di IRMA D’ARIA
UNO dei motivi per cui molte diete falliscono è che non tengono conto del fatto che si mangia anche con la testa, oltre che con la bocca. Un programma dimagrante generico, anche se elaborato da un professionista, non può essere adatto a chiunque. È la teoria che sta alla base della psico-nutrizione secondo cui si possono identificare diversi profili psicologici. Ma allora qual è la dieta che funziona?
• PERCHÈ (QUASI) TUTTE LE DIETE FALLISCONO
Il 95% delle diete fallisce. Perché? “La dieta ci costringe a mangiare alcuni cibi in determinate quantità, spesso molto diverse da quelle alle quali eravamo abituati – spiega la psicologa Paola Medde, coordinatrice del gruppo di lavoro di Psicologia e Alimentazione presso l’ordine degli Psicologi del Lazio – all’inizio siamo motivati e desiderosi di raggiungere il peso agognato, proviamo una sensazione di euforia nelle prime settimane ma poi tutto cambia. Se non riusciamo ad andare avanti, a resistere alle tentazioni del cibo, anche quando perdiamo peso e riusciamo ad avere un miglioramento sul nostro stato di salute, ecco che sopraggiunge un altro nemico: la depressione”.
• QUANTO PESANO LE EMOZIONI SULLA BILANCIA
Non si tratta di depressione patologica ma di perdita di entusiasmo perché non perdiamo peso rapidamente, apatia, ritiro dalle situazioni sociali per non incorrere nella tentazione del cibo, senso di impotenza, diminuzione della fiducia in se stessi per non riuscire a seguire la dieta fino in fondo, oppure perché abbiamo sgarrato. “Queste emozioni negative – prosegue Medde – ostacolano la nostra adesione alla dieta ed è allora che ritorniamo alle vecchie abitudini, spesso mangiando molto di più e molto peggio di prima perché, dopo aver desiderato per settimane il piatto di pasta alla carbonara o il nostro dolce preferito, non vediamo l’ora di poterlo mangiare di nuovo, e stavolta senza limitazioni”. Ed è così che ricominciamo a prendere chili. Gli esperti la chiamano “sindrome dello yo-yo”: perdi peso e lo riprendi.