La nutrigenomica è un termine che indica la possibilità di interazione tra i nostri geni, il nostro DNA, e i nutrienti introdotti attraverso l’alimentazione e rappresenta uno degli argomenti più attuali della ricerca in nutrizione. La nutrigenetica è il contributo del patrimonio genetico del singolo al suo benessere a al rischio di poter manifestare patologie cronico degenerative, ma anche di come questa predisposizione individuale, possa essere preventivamente modificata dagli alimenti.
Numerosi studi sperimentali mostrano, ad esempio, la correlazione tra la regolare assunzione di brassicaceae o crucifere (una estesa famiglia di vegetali che comprende broccoli e simili), con un ridotto rischio di sviluppare il cancro.
I broccoli e le altre brassicaceae contengono numerose molecole bioattive inclusi: kaempferolo, quercetina, luteina e carotenoidi, diverse vitamine, minerali e aminoacidi. La prevenzione tumorale operata dalle crucifere sembra sia legata a diversi meccanismi di azione quali:
-una modulazione del metabolismo degli xenobiotici (molecole potenzialmente tossiche, ad esempio di derivazione ambientale)
-protezione contro l’instabilità del DNA
-azione anti-infiammatoria
-protezione e modulazione delle funzioni della flora batterica intestinale o microbiota
Molto deve essere ancora dimostrato sul modo in cui le molecole bioattive dei broccoli interagiscano direttamente con il DNA condizionando l’espressione e il funzionamento dei nostri geni.
Ferguson e Schlothauer. Mol Nutr Food Res, Dec 2001 (ahead of print).