Quantità consigliata
1–3 g al dì (mezzo cucchiaino)
Principi attivi
Cromo e polifenoli, proantocianidine
Modalità di assunzione
Infuso acquoso, spolverata sugli alimenti (mela, melone, cappuccino, ecc…)
Indicazioni
- Diabete, resistenza insulinica
- Dislipidemie (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia)
Proprietà
- Ipoglicemizzante
- Ipolipemizzante (trigliceridi e colesterolo LDL)
Meccanismi di azione noti
La corteccia di cannella è stata più volte studiata per le sue proprietà ipoglicemizzanti (in grado cioè di abbassare i livelli di glicemia ematici) in modelli animali e nell’uomo. In particolare il suo meccanismo di azione sui livelli di glucosio è stato attribuito ad un meccanismo protettivo sulla beta cellula pancreatica rispetto al danno ossidativi, ad un’azione insulino–sensibilizzante sistemica.
Uno studio del 2003 ne attesta l’efficacia su uomini affetti da diabete di tipo 2, per ridurre la glicemia basale (18–20%) e i trigliceridi (23–30%) rispetto al placebo.
Khan et al. Cinnamon improves glucose and lipids of people with type 2 diabetes. Diabetes Care 26 (12), 3215–8, 2003
Uno studio del 2009 testa una dose accettabile di cannella (1 g al dì) su un tempo di 3 mesi sulla base di un parametro stabile e attendibile (l’emoglobina glicosilata e non la glicemia a digiuno). I pazienti dello studio erano tutti in terapia con ipoglicemizzanti orali. L’assunzione della cannella nelle dosi indicate, mostra un vantaggio netto rispetto alla sola somministrazione del farmaco e in assenza di effetti collaterali.
Crawford. Effectiveness of cinnamon for lowering hemoglobin A1C in patients with type 2 diabetes: a randomized, controlled trial. J Am Board Farm Med. 2009; 22(5): 507–12.
Controindicazioni
Alcuni esperti mettono in guardia dall’uso della canella a causa del suo contenuto di cumarina. La cumarina è un fluidificante del sangue e può interferire con i farmaci anticoagulanti